Pier Paolo Pasolini

PIER PAOLO PASOLINI



Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato uno scrittore, poeta e regista italiano. È internazionalmente considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo.
Dotato di un'eccezionale versatilità culturale, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi come poeta, linguista, giornalista e cineasta.

Filmografia:
Accattone (1961)
Mamma Roma (1962)
La ricotta, episodio del film Ro.Go.Pa.G., (1963)
La rabbia (1963)
Comizi d'amore (1964)
Sopralluoghi in Palestina per il Vangelo secondo Matteo (1964)
Il Vangelo secondo Matteo (1964)
Uccellacci e uccellini (1965)
La Terra vista dalla Luna, episodio del film Le streghe, (1966)
Che cosa sono le nuvole?, episodio del film Capriccio all'italiana, (1967)
Edipo re (1967)
Appunti per un film sull'India (1967-1968)
Teorema (1968)
La sequenza del fiore di carta, episodio del film Amore e rabbia, (1968)
Porcile (1968-1969)
Appunti per un' Orestiade africana (1968-1969)
Medea (1969)
Il Decameron (1971)
Le mura di Sana'a (1971)
I racconti di Canterbury (1972)
Il fiore delle Mille e una notte (1974)
Salò o le centoventi giornate di Sodoma (1975)


Fonte: Wikipedia.it

Pasolini è stato tra i primi registi che mi appassionarono,diciamo tra i miei ispiratori e per questo sono molto affezionato ai suoi film,che praticamente ho visto tutti,probabilmente quando iniziai a guardare i suoi film neanche sapevo chi fosse kubrick.
Poi fu lui che mi portò a scoprire registi come Bertolucci e il cinema francese a me tanto caro.
Per me resta uno dei maestri più innovativi del cinema italiano e tra i più moderni che abbiamo mai avuto.
Forse sono tra i pochi che preferisce la sua carriera cinematografica a quella letteraria,perchè ho sempre visto il realismo letterario di cattivo occhio e perchè nel cinema è riuscito a superarlo in virtù di un suo stile più personale e innovativo.
Per tornare alla carriera cinematografica ciò che mi attirò tanto è quella poesia intimista,umile e nostalgica che sfuma ogni scena,ogni smorfia di un ninetto davoli,insomma il trionfo della spensieratezza,della bellezza delle piccole cose e della semplicità del vivere.
Pasolini ci ha insegnato che si fà presto a giudicare gli altri,in special modo per il solo motivo che hanno solo delle idee diverse,ma Pasolini ci ha mostrato anche un umanità turbata(e spesso vittima) da passioni perse nel tempo e perse negli errori,senza mai dimenticare però la bellezza.
Il film che vidi più volte fù senza dubbio Edipo Re,film che ho visto fino allo sfinimento,probabilmente è stato tra i film che mi fecero capire maggiormente un idea di cinema che all'epoca era inconsapevole,ovvero il simbolismo come fonte principale di creatività;
E ancor più un simbolismo che noi occidentali dimenticammo,perdemmo nella saggezza dei miti antichi e nell'oscurità di tendenze religiose molto spesso unilaterali,simbolismo Pasolini ha saputo scavare,oltre i giudizi e i moralismi(film come"il vangelo secondo matteo"sono una dimostrazione.

In breve Pasolini era davvero un maestro,tra i pochi "intellettuali" di sinistra che non si chiudevanno nel loro mondo risultando molto spesso noiosi e superbi(non è che sia una critica,semplicemente un attegiamento molto diffuso),forse per questo che fu cacciato all'epoca dal partito dei comunisti,all'epoca abbastanza categorici e limitati(e anche omofobici).

Per altro fù un altro di quei registi(insieme a tutti i maestri del cinema italiano-parlasi di Fellini,Bertolucci,ecc)osteggiati fino alla fine dalla chiesa cattolica,che se ben ricordò lo condannò al carcere dopo aver girato"la ricotta",e non capirò mai il perchè visto che è un film senza nessuna pretesa critica,ma semplicemente un ode alla finzione,alla umiltà e alla semplicità(e alla ricotta!).

Il mio preferito comunque resta Uccellacci e Uccellini(al secondo posto ci butto "Accattone")

Da notare che Pasolini riuscì sempre a fare dei capolavori pur servendosi di attori non professionisti,anzi,paradossalmente i suoi film più belli sono quelli interpretati da attori sconosciuti,paesani sempliciotti e gioiosi.Lui è proprio l'esempio che quando fai un ottimo lavoro in sceneggiatura ecc puoi prendere attori tanto cani quanto vuoi,ma se sono armoniosi,non puoi non fare un capolavoro!

Oh. Che dire?

Intanto che è uno dei più grandi.
Nessuno come lui ha saputo tradurre in linguaggio cinematografico una precedente esperienza poetica già di altissimo livello, e attraverso questo ha portato il neorealismo (insieme a Fellini) ad un superamento straordinario che ha reso il cinema italiano veramente ineguagliabile nel mondo.

Particolarmente magica è secondo me la sua capacità già citata da orpheus di estrapolare la poesia dalla quotidianità, dall'indigenza, dalla spensieratezza, della semplicità. A questo fra l'altro si aggiunge la già citata capacità di caricare questa bellezza di un significato degno, attraverso un simbolismo lucido ed efficace, che raggiunge probabilmente il suo apice in quello che per me è il suo capolavoro: Teorema.

Personalmente amo molto tutti i suoi primi film, il bianco e nero di ispirazione neorealista che culmina nei capolavori Uccellacci ed Uccellini e il Vangelo Secondo Matteo, ma anche tutto lo studio che accompagna il passaggio al colore che sembra sempre terroso, proprio in un ritorno alla terra (in senso nietzschiano o quello che volete!), in una rilettura della letteratura mondiale che più è radicata nel nostro inconscio colletivo (Otello, Edipo, Medea, Decameron, Mille e una notte, Canterbury Tales), in un vero e proprio calarsi in quanto di più essenziale c'è nell'uomo.

Nota sugli attori, lui più di tutti ha saputo usare l'attore anche come puro carattere, maschera fissa, in un mosaico in cui la sua capacità registica sfrutta la massima potenzialità di ciascuno. Ninetto Davoli non sa fare altro che quello, ma quello è ESATTAMENTE quanto serve, e in quello è ineguagliabile da qualunque attore...