(1924 - 1998)
MARCELLO MASTROIANNI
Marcello Vincenzo Domenico Mastrojanni (Fontana Liri, 28 settembre 1924 – Parigi, 19 dicembre 1996) è stato un attore italiano.
Insieme ad Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi fu una delle colonne portanti della commedia all'italiana degli anni Sessanta. È stato forse l'attore cinematografico italiano più conosciuto ed apprezzato all'estero negli anni sessanta e settanta.
La filmografia non si può mettere per lunghezza, metto il meglio:
la Dolce Vita, 8½, La Città delle Donne, Intervista, Ginger e Fred (+il mai fatto Viaggio di G.Mastorna), I Soliti Ignoti, Divorzio all'italiana, Matrimonio all'italiana, la Notte, Todo Modo, la Decima Vittima, lo Straniero, la Grande Abbuffata, una Giornata Particolare, Mattia Pascal, Oci Ciornie, Splendor, Che ora è?, Che, Stanno Tutti Bene, Il Passo Sospeso della Cicogna, Sostiene Pereira, il Volo...
Attore prediletto di registi come De Sica, Fellini, Petri, Angelopoulos, Ferreri e Scola; diretto da praticamente tutti i più grandi d'italia e non a partire da Antonioni, Monicelli, Visconti e Germi fino a Tornatore e de Oliveira...
Questo basterebbe già a far capire la duttilità di questo attore, che ha fatto di piccoli gesti, sguardi, sorrisi, aggrottamenti la sua arma più forte, senza disdegnare di far valere la sua esperienza a teatro.
Secondo me lui aveva 2 armi devastanti: lo sguardo e il sorriso.
Con lo sguardo di quegli occhi grandi, fisso, perso, alla ricerca di qualcosa, esprimeva tutta l'angoscia e l'alienazione di un'intera generazione (quella del dopoguerra) e di un'intera classe sociale (borghesia per l'appunto, di cui credo facciamo oggi parte tutti con grande rammarico di orpheus!).
Col sorriso portava tutta questo carico di profondità nella dimensione della leggerezza, del comune, dell'abitudine e del quotidiano, che sono le dimensioni poi tipiche della borghesia stessa (lavoro, casa, chiesa).
Certi film... li poteva fare solo lui.
Qui la sua capacità interpretativa è curiosa!
